martedì 22 dicembre 2020

Step #28- La sintesi finale

 Siamo arrivati alla fine di questo viaggio in quello che avevo definito come uno strumento a me sconosciuto. Ora al contrario possiamo dire di aver scoperto molte cose in merito al cerchio azimutale e di conoscerlo approfonditamente. Siamo partiti dal definirne il significato, così come possiamo trovarlo su un qualunque dizionario e l'etimologia delle parole. L'etimologia è importante poiché ci parla della storia, della diffusione delle parole e in certa misura anche dell' invenzione e successiva diffusione dello strumento stesso. Logicamente abbiamo visto immagini del cerchio azimutale, per poterne individuare le parti costituenti principali e intuirne per quanto possibile il principio fisico che ci sta dietro. Come per ogni strumento scientifico ne abbiamo dovuto definire un ambito di applicazione, ossia la scienza  che ne fa ricorso e ovviamente il metodo corretto di utilizzo tramite la costruzione di un manuale. Sempre a partire dalle immagini abbiamo potuto anche speculare e poi verificare quali fossero i materiali con i quali veniva costruito lo strumento, entrando successivamente nello specifico dell'ottone, uno dei materiali più largamente usati. Abbiamo anche fatto notare come spesso sulla superficie dello strumento siano presenti marchi per identificarne il costruttore e di come lo strumento possa essere rappresentato tramite simboli stilizzati. Abbiamo anche cercato di contestualizzare il cerchio azimutale inserendolo in un albero tassonomico, costruendo un abbecedario contenente termini ad esso strettamente correlati e una mappa concettuale riguardante le sue funzioni. Bisogna anche però tenere in conto di come gli oggetti evolvano nel tempo, basti guardare come evolvano le cose personali caratterizzanti la nostra vita tra passato, presente e futuro. Per questo abbiamo cercato qualche brevetto che segni evoluzioni importanti nella natura dello strumento. Sono stato anche fortunato a trovare proprio fra i brevetti un esploso estremamente dettagliato del cerchio azimutale, in modo da vederne più da 'vicino' le parti costituenti. Inoltre essendo uno strumento ancora oggi utilizzato ne abbiamo dato qualche numero, come prezzo, dimensioni ecc e soprattutto abbiamo messo in risalto le normative riguardanti strumenti di navigazione come questo.

Infine, per concludere, abbiamo costruito un fitto contesto culturale cinematografico e letterario per il nostro strumento, facendo spesso riferimento più in generale alla bussola, o più in particolare alla bussola azimutale. Abbiamo fatto vedere come sia comparso su pubblicità, in fumetti illustrativi per i soldati americani durante la Seconda Guerra Mondiale e addirittura su francobolli. Per concludere ringrazio ancora mio nonno per avermi "suggerito" come trovare un mito moderno e significativo per il mio strumento.



lunedì 21 dicembre 2020

La letteratura delle cose

 Ho finito un paio di giorni addietro di leggere un libro estremamente bello ed interessante, "Il nome della rosa", un romanzo scritto da Umberto Eco ed edito per la prima volta da Bompiani nel 1980. Il libro, un vero e proprio giallo storico, segue una delle caratteristiche che io trovo proprie dello scrittore alessandrino: l'abilità di trasformare le parole in immagini vivide nella mente del lettore. La lettura di questo libro è un viaggio della mente entro accurate descrizioni di realtà passate. "Il nome della rosa" offre un ritratto di come poteva essere la vita nel 1300 all'interno di un monastero benedettino. Un ruolo di primo piano è affidato ad un oggetto, più in particolare un libro antico, ossia il secondo libro della "Poetica" di Aristotele. Questo libro, trattante la commedia, si trova immischiato nelle vicende oscure dell'abazia diventando esso stesso veicolo di morte. Tra intrighi di potere, ambizioni personali e omicidi il finisce per essere distrutto a causa della follia di Jorge, il cieco, di denigrare emozioni positive come il riso.


Link immagine qui


giovedì 17 dicembre 2020

Step #27- La mappa concettuale

Commento:

Ho scelto di costruire una mappa concettuale sulla funzione e le applicazioni del cerchio azimutale. Come detto il cerchio azimutale serve per la misura di angoli (azimut). Ovviamente per il suo utilizzo bisogna fare riferimento ad un manuale d'uso. Una volta letto il manuale e capito come utilizzare lo strumento, gli errori oltre a quelli associati alla misura, saranno proprio gli errori umani fatti dall'utilizzatore. La misura di angoli trova molte applicazioni; il cerchio azimutale è utile ad individuare il punto nave o la posizione di generici oggetti/astri. Il punto nave è utile ad una navigazione sicura, la quale è soggetta, come la misura degli angoli alla visibilità.


martedì 15 dicembre 2020

Step #25- Cose personali

 Il mio passato: penso che questo sia un oggetto che mi lega molto al mio passato. Ormai sono più di vent'anni che prima i miei genitori e poi io conserviamo questa piccola scarpetta.



Il mio presente: nulla meglio del mio pc può rappresentare in un momento come questo il mio lavoro e fare quotidiano.

Il mio futuro: riporto l'immagine della mia penna porta-fortuna con la quale facevo verifiche prima, ed esami ora, regalatami tempo fa da una persona che ora non è più con me e a cui tengo davvero molto, mia nonna. Sullo sfondo il bellissimo 'panorama' di "scienze delle costruzioni".




Step #26- La chimica e gli strumenti scientifici

 L'ottone

Ho scelto in questo ambito di parlare dell'ottone, uno dei materiali principali e più usati, anche nel passato, nella costruzione di cerchi azimutali.

L'ottone è una lega di rame (Cu) e zinco (Zn), numeri atomici rispettivamente 29 e 30. L'ottone trova vastissime applicazioni e questo è dovuto alle sue proprietà. Esso è un materiale duttile, malleabile e ha ottima resistenza alla corrosione; ha valori più elevati del rame in durezza, resilienza e fusibilità. Infine ha eccellenti qualità acustiche. Addentriamoci con un punto di vista più chimico.

Gli ottoni sono soluzioni solide di tipo sostituzionale, dovuto alla simile dimensione dei due atomi costituenti la lega. Per contenuti di zinco compresi tra 33% e 42%, (tipici degli ottoni più usati), la densità è circa 8700kg/m^3 mentre la temperatura di fusione è 900°C. Zinco e rame hanno completa miscibilità allo stato liquido, ma solo parziale a quello solido. Ciò comporta che in base alle percentuali dei due elementi in lega, la soluzione ottenuta presenti diverse microstrutture e di conseguenza differenti proprietà. Mi limito ad esemplificare la differenza fra fase alpha e fase beta.

Alpha è la fase che si ottiene miscelando basse quantità di zinco con rame, presenta struttura cubica a facce centrate e ottima deformabilità a freddo. Beta si ottiene con maggiori quantità di zinco, a partire dal 35-40% in poi. Presenta struttura cubica a corpo centrato e deformabilità a caldo.

Ottoni con sola fase alpha si dicono rossi, quelli con fase alpha+beta gialli. Riporto un' immagine della struttura microscopica dei due tipi di ottoni. I granuli scuri sono proprio la fase beta.

ottone giallo


ottone rosso
Link:
Mi sono rifatto anche a personali conoscenze dovute all'esame di scienze dei materiali.